Quel grande patrimonio chiamato donna
Parlare nel terzo millennio della parità fra donne e uomini potrebbe sembrare anacronistico, purtroppo ancora oggi le nostre imprese si colorano di rosa sbiadito. Possiamo distinguere il contributo che le donne offrono al mondo produttivo su due livelli ugualmente significativi. Sul fronte della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, malgrado ci sia la diffusa convinzione che negli ultimi trent'anni siano stati fatti notevoli passi avanti, l'Istat ha stimato un ritardo attorno al 20-25%. Inoltre, esiste un ampio differenziale salariale tra uomini e donne (circa 125 euro in meno per le diplomate e oltre 200 euro per le laureate) non giustificato dai brillanti successi registrati dalle donne sia nello studio che nella fruizione culturale. La presenza femminile risulta bassa anche nelle poltrone dei Cda delle società di capitali. Secondo i dati 2005 forniti da Cerved Business Information sulle imprese in cui la proprietà è detenuta da donne o la governance è femminile, il peso delle imprese rosa sul totale dell'Emilia-Romagna è fermo al 22,6%. Le regioni in cui le imprese femminili hanno una percentuale più elevata rispetto alla media Italia sono
Senza discutere sulla valenza politica dei suggerimenti contenuti nell'Agenda di Lisbona, è opportuno riflettere sui vantaggi economici dall'avere più donne attive nel lavoro e con ruoli di primo piano. L'investimento femminile in formazione è cresciuto negli anni più di quello maschile e la formazione è una delle leve più importanti per la crescita interna dell'impresa. La percentuale di ragazze che ottengono il diploma superiore è del 77% contro il 67% dei diciannovenni diplomati, la percentuale di quelle che raggiungono una laurea è del 23% a fronte del 17% di laureati di sesso maschile. Anche l'investimento in attività culturali è aumentato di più nel mondo femminile e la cultura rappresenta un catalizzatore di creatività per l'impresa, oltre che uno strumento di crescita individuale, una risorsa strategica per costruire capitale umano, fatto di informazioni e conoscenze, e capitale sociale, basato su relazioni, fiducia e credibilità. Le ragazze da
Riconoscere queste ragioni economiche vuol dire capire perché le imprese che si coloreranno di rosa funzioneranno meglio.